La Solitudine Dei Non Amati (Lovable): arriva in sala il sorprendente esordio della regista norvegese Lilja Ingolfsdottir, in anteprima mondiale al Festival Internazionale del Cinema di Karlovy Vary 2024 nel quale è stato insignito del Premio speciale della giuria e del premio come Miglior attrice per Helga Guren.
Maria (Helga Guren) ha 40 anni, una carriera in stallo e quattro figli che gestisce quasi completamente da sola perchè il marito Sigmund (Oddgeir Thune) è spesso assente per lavoro. La situazione precipita quando Sigmund, al ritorno da un viaggio e dopo l’ennesimo litigio per la gestione delle responsabilità familiari comunica a Maria l’intenzione decisione di divorziare conducendola ad a una profonda crisi esistenziale.
Seppur lontani dal raggiungere una qualche forma di parità fra sessi tuttavia la tematica della disparità di genere è oramai ampiamente analizzata nella cinematografia contemporanea le cui riflessioni forse più interessanti vengono proprio da quei paesi scandinavi universalmente considerati i più progressisti del mondo in questo ambito. Fra i contributi recenti più interessanti del recente passato sicuramente vengono alla mente il vincitore di Cannes 2023 Anatomia di Una Caduta, La Persona Peggiore del Mondo di Joachim Trier grazie al quale la protagonista Renate Reinsve ha vinto il premio come migliore attrice a Cannes 2021, ma anche la meravigliosa serie Scene da un Matrimonio, remake dell’indiscusso capolavoro di Ingmar Bergman. Tutti potenti ritratti di controverse figure femminili portatrici di valori e costumi generalmente associati al genere maschile che hanno scatenato stuoli di polemiche e riflessioni.
Il primo lungometraggio della regista norvegese si immete a pieno titolo nella gloriosa tradizione cinematografica scandinava sposando sia il suo stile realistico che la maestria dei suoi predecessori nello scandagliare l’intima natura ambigua delle relazioni umane. E’ chiara infatti l’intento registico di non prendere posizione nei confronti di una vicenda umana universale ma di mantenere l’intento esplorativo delle sfumature emotive e morali dei personaggi. Diversamente però dalle recenti tendenze che affrontano lo stigma delle donne che coraggisamente escono dai percorsi prestabiliti per loro da altri Maria vive il dramma “tradizionale” della donna che ha finito per dimenticare sé stessa nei rivoli dei mille impegni quotidiani e che viene abbandonata quando osa protestare. Non per questo però lo sguardo della regista su questo dramma femminile “antico” si può definire convenzionale, anzi.
L’umana empatia nei confronti della protagonista, schiacciata da insostenibili aspettative personali e sociali, viene infatti velocemente affiancata dal complesso processo di consapevolezza di chi scopre con orrore di giocare un ruolo attivo nel proprio personaggio di martire. Se è infatti vero che tutto il mondo Maria sembra voler mettere in primis lei sotto accusa nel suo dramma personale di donna rifiutata, vero è anche che lei stessa ha attivamente agito – seppur inconsapevolente – quella identificazione con la vittima che è parte integrante di quella dinamica nella quale è immersa fino al collo.
Sofisticato e profondo è il ritratto che la Ingolfsdottir fa del dramma psicologico di questa dinamica femminile senza tempo, scandagliando passo dopo passo i diversi ruoli di fidanzata, moglie, madre, paziente e figlia vissuti da Maria attraverso uno sguardo allo stesso tempo neutrale ma chirurgico, empatico ma non ricattatorio. Un ritratto profondamente onesto di una donna che affronta il suo inferno personale dapprima proiettando esclusivamente all’esterno la fonte di tutti i suoi mali e poi iniziando con titanica fatica a imparare in primo luogo a dare valore a sé stessa, a mettersi al primo posto e ad accettare il senso di smarrimento di chi sa di avere delle esigenze emotive che non è scontato che siano ascoltate. Neppure da coloro che ci sono più vicini e che l’accettazione di ciò in fin dei conti non è una condanna a morte.
La Solitudine Dei Non Amati è senza dubbio una piccola perla cinematografica, impreziosita dalla vibrante interpretazione di Helga Guren, la cui unica pecca è forse riconducibile ad un finale che tenta di mitigare l’intensità estremma della pellicola ma che in parte stona con in resto. Un peccato veniale per un’opera che regala ben di più di quanto promette.
La Solitudine Dei Non Amati (Lovable) vi aspetta nelle sale italiane dal 30 aprile grazie a Wanted Cinema in concomitanza con progetto CinemaTerapia che affianca l’arrivo del film nei cinema.
CinemaTerapia è un progetto, promosso da Wanted, dedicato al benessere emotivo e alla riscoperta di sé con l’intento di sollecitare i potenziali spettatori a ritrovare l’amore per se stessi e il loro benessere interiore provando a iniziare un percorso di terapia. Chi acquista un biglietto del cinema avrà modo di essere messo in contatto con uno degli psicologi o uno dei portali di psicologia affiliati al progetto per ricevere un primo incontro gratuito con uno psicologo o un portale di supporto psicologico (psicologi e portali aderenti sono indicati al sito assieme alle modalità di partecipazione https://www.wantedcinema.eu/it/article/loveable).
La Solitudine Dei Non Amati sarà inoltre presentato in una serie di appuntamenti in sala in varie città italiane dove gli psicologi incontreranno il pubblico a fine spettacolo e si renderanno disponibili a rispondere alle domande che sorgeranno dopo la visione del film.
I primi appuntamenti in sala confermati, indicati al sito https://www.wantedcinema.eu/it/article/loveable, sono:
- 30 APRILE, ORE 21:15, ARIOSTO SPAZIOCINEMA, MILANO: Proiezione evento con intervento a cura del Dott. Pietro Roberto Goisis (Psichiatra e psicoanalista) e della Dott.ssa Rachele Piperno (Psicologa-psicoterapeuta del centro clinico SPP di Milano) – Biglietti
- 30 APRILE, ORE 21:00, CINEMA LUX, PADOVA: Proiezione evento con intervento a cura del Dott. Carlo Vetere (Psicologo, psicoterapeuta familiare dell’Istituto Veneto di Terapia Familiare ITFV) – Biglietti
- 30 APRILE, ORE 19:00, CINEMA SPAZIO ALFIERI, FIRENZE: Proiezione evento con intervento a cura di Gianbattista Bonavita (Cinema e Psicologia) – Biglietti
- 30 APRILE, ORE 21:00, CINEMA FARNESE, ROMA: Proiezione evento con Francesca Guzzo (Psicologa, Psicoterapeuta e CEO di Freud) e Mauro La Valle (Psicoterapeuta in ipnosi ericksoniana) – Biglietti
- 2 MAGGIO, ORE 21:00, CINEMA FARNESE, ROMA: Proiezione evento con Dott. Sergio Stagnitta (Psicologo e psicoterapeuta, fondatore del sito Cinema e Psicologia)
- 8 MAGGIO, ORE 21:15, CAPITOL ANTEO SPAZIOCINEMA, MONZA: Proiezione evento con intervento a cura del Dott. Massimiliano Asciutto (Psicologo, psicoterapeuta e docente accademico) – Biglietti
- 8 MAGGIO, ORE 21:15, ANTEO SPAZIO CINEMA CREMONA PO, CREMONA: Proiezione evento con intervento a cura della Dott.ssa Cristina Leani (Psicologa clinica) – Biglietti
- 11 MAGGIO, ORE 21:00, CINEMA SPAZIO ALFIERI, FIRENZE: Proiezione evento con intervento a cura della Dott.ssa Anna Pecorini psicoterapeuta (ansia, traumi relazionali e familiari-EMDR) – Biglietti
- 14 MAGGIO, ORE 19:00, CINEMA APOLLO, FERRARA: Proiezione evento con intervento a cura della Dott.ssa Elisabetta Fabbri (Psicologa, esperta in Psicologia Giuridica, in cura del Trauma Psicorelazionale, Coordinatore Genitoriale) – Biglietti
- 14 MAGGIO, ORE 21:00, CINEMA SPAZIO GLORIA, COMO: Proiezione evento con intervento a cura della Dott.ssa Rossana Gonella (Psicologa)
Regia: Lilja Ingolfsdottir Sceneggiatura: Lilja Ingolfsdottir Con: Oddgeir Thune, Kyrre Haugen Sydness, Helga Guren, Marte Magnusdotter Solem Durata: minuti Anno: 2024 Paese: Norvegia Distribuzione: Wanted Cinema