SEX – Recensione del Film scritto e diretto da Dag Johan Haugerud

SEX – Recensione del Film scritto e diretto da Dag Johan Haugerud

Sex: in sala il film del 2024 che apre la trilogia tematica del regista norvegese Dag Johan Haugerud composta da Sex, Dreams e Love. Presentato in anteprima alla 74ª edizione del Festival internazionale del cinema di Berlino.

Oslo. Due colleghi e amici, sposati e con figli, condividono da sempre non solo la loro vita lavorativa ma anche quella personale nelle pause pranzo del loro lavoro di spazzini. Durante una di queste pause uno dei due racconta all’amico di aver avuto durante il lavoro un incontro sessuale con un altro uomo, evento che ha poi condiviso con la moglie una volta tornato a casa. L’altro racconta invece di essere essere turbato di sogni ricorrenti in cui si vede come donna sotto lo sguardo di David Bowie che gli riserva occhiate particolarmente sensuali. Incursioni oniriche che lo mettono particolarmente in crisi facendolo sentire oltremodo desiderato e che gli causano un turbamento mai provato.

Confessioni fatte inizialmente con la massima naturalezza che finiscono per innescare in entrambi una serie di riflessioni sulla natura profonda delle relazioni e sulla soggettività del vissuto dei diversi attori che ne fanno parte, generate anche dalle reazioni nelle rispettive famiglie, che finiranno per mettere in discussione le loro convinzioni sulla sessualità e sull’identità di genere.

Alcuni sostengono che nel momento in cui le società si affrancano dai bisogni primari e la riproduzione non viene più percepita come qualcosa di essenziale nel mantenimento della società la sessualità subisca un profondo mutamento dei costumi che finisce per facilitare l’espressione di forme molto più legate agli aspetti ludici della sessualità piuttosto che quelli riproduttivi. In questo senso si potrebbero interpretare la maggiore diffusione contemporanea di pratiche relazioni sessuale non legate agli stereotipi di genere o delle pratiche definite Kinky. Tutte modalità non legate alla riproduzione ma molto più prossime alla sperimentazione e alla ricerca del piacere in sè. Accanto a questo si innesta senza dubbio l’evidente crisi della coppia monogama tradizionale che sempre più frequentemente vede allargarsi il suo spettro a forme di poligamia o di famiglie allargate nel tentativo di elaborare nuove forme relazionali più vicine alle esigente contemporanee.

Questa è sicuramente una possibile chiave di lettura del capitolo della trilogia di Dag Johan Haugerud dedicato al sesso che lontano da quello che si potrebbe attendere ma in linea con la linea narrativa del resto della trilogia adotta uno stile narrativo che privilegia il dialogo e l’introspezione, nella assoluta assenza di scene esplicite, per concentrarsi sulle dinamiche psicologiche e sociali dei personaggi. Incardinati in lavori e matrimoni tradizionali e in una scocietà come quella Norvegese che coccola i suoi cittadini dalla culla alla tomba i due protagonisti infatti vedono emergere inaspettatamente nelle loro ordinate esistenze delle esigenze fuori dal contesto ordinario che finiscono per mettere in discussione le loro esistenze e quelli di coloro che li circondano. Se infatti queste queste esperienze vengono vissute con una naturale ludicità, quasi infantile, dagli stessi finisco velocemente sotto lo sguardo collettivo e personale di chi gli sta a torno conducendo lo spettatore ad una riflessione a più livelli sulla influenza pervasiva della società nei nostri comportamenti privati ma anche sull’impatto, a volte deflagrante, che la leggittima ricerca di libetà personale ha su chi ci è più vicino.

“Con SEX, volevo realizzare un film divertente, stimolante e riflessivo su due spazzacamini che affrontano sfide inaspettate legate al sesso e al genere. Il film esplora i confini che stabiliamo nelle nostre vite riguardo al sesso e al genere, interrogandoci se siano abbastanza ampi da includere tutto ciò che siamo e che possiamo diventare. Ho voluto sottolineare che sessualità e identità sessuale non sono sempre collegate. Allo stesso modo, i nostri sentimenti d’amore e la nostra sessualità non sono necessariamente connessi, anche se spesso pensiamo che lo siano. Il film parla anche di acquisire maggiore libertà nell’esprimerci fisicamente ed emotivamente senza ferire le persone a cui teniamo. Ho voluto mostrare come le emozioni possano cambiare rapidamente, passando dall’entusiasmo, all’estasi, alla gioia, alla vergogna, quando si discute di sesso. È interessante notare come, anche nella società moderna, le questioni relative al sesso e alla sessualità portino con sé così tanta ansia e peso morale. Credo che uno degli obiettivi del cinema non sia solo riflettere lo stato attuale delle cose, ma anche mostrare come potrebbero essere. Introdurre un’idea coinvolgente nella mente del pubblico, un nuovo modo di pensare che potrebbe portare a ulteriori riflessioni e conversazioni molto tempo dopo la fine del film. Questo è ciò che considero il vero potenziale del cinema”

il regista Dag Johan Haugerud

Intense e a tratti commuoventi le performance di Jan Gunnar Røise (vincitore del premio come miglior interprete agli Amanda Awards) e Thorbjørn Harr, capacità di trasmettere complessità emotiva e vulnerabilità, nel loro complesso percorso di scoperta di sè stessi e di negoziazione con il resto del mondo. Una storia profonda e toccante sull’indecifrabile natura dell’attrazione, dell’orientamento sessuale e dell’identità personale. Un inno all’imprendibilità e indefinitezza dell’essere umano.

Con l’uscita di SEX nei cinema italiani il 15 Maggio 2025 si conclude quindi la trilogia diretta dal regista Dag Johan Haugerud che comprende DREAMS (premiato con l’Orso d’oro alla Berlinale 2025) e LOVE (presentato in concorso ufficiale all’81esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia), tutti distribuiti in Italia da Wanted Cinema.

RegiaDag Johan Haugerud Sceneggiatura: Dag Johan Haugerud ConJan Gunnar Røise, Thorbjørn Harr Durata: 125 minuti Anno: 2024 Paese: Norvegia Produzione: Motlys, Viaplay, Oslo Film Fund DistribuzioneWanted Cinema

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