Ant-Man and the Wasp: Quantumania – Recensione del Film Marvel

Ant-Man and the Wasp: Quantumania – Recensione del Film Marvel

Ant-Man and the Wasp: Quantumania: conclusa la fase quattro dell’universo Marvel si riparte di slancio con il minuscolo super eroe che porterà gli spettatori nelle meraviglie della fisica quantistica e affronterà il nuovo cattivo della saga.

Dopo gli eventi di Avengers: Endgame (2019) ritroviamo i protagonisti della saga Scott Lang Hope van Dyne, Cassie Lang la figlia di Scott e i genitori di HopeHenry “Hank” Pym e Janet van Dyne felicemente insieme che conducono all’apparenza una ordinaria ma serena vita familiare.

l’irresistibile richiamo della scienza e il desiderio di fare la differenza in un mondo in pericolo da più parti si fanno sentire e la famiglia intera finisce per ritrovarsi accidentalmente di nuovo nel regno quantico nel quale saranno svelati alcuni segreti a lungo celati e saranno costretti ad affrontare il terribile nuovo cattivo dopo la fine di ThanosKang il Conquistatore.

Ritroviamo con grande piacere Paul Rudd nelle vesti di Scott Lang l’eroe ante litteram per eccellenza: di media corporatura, senza super poteri (nemmeno quelli dei mega dobloni di altri), ex galeotto che non ha visto crescere sua figlia e che si arrabbatta per mettere le toppe ad una vita complicata e imperfetta. Scott uno di noi.

Al di là delle caratteristiche di questo eroe moderno tuttavia gli aspetti sicuramente più interessanti di questo troncone della saga sono sicuramente i numerosi riferimenti delle Teorie della Fisica Quantistica che qui trovano ampio spazio. Teorie sempre più diffuse viste le loro incredibili implicazioni lontane dalle leggi classiche della meccanica che hanno realmente del fantascentifico e che in alcuni casi finiscono per sovrapporsi con la Metafisica. Un legame dichiarato esplicitamente a partire dal titolo stesso della pellicola (Quantumania).

In Ant-Man and the Wasp: Quantumania si esplora ulteriormente il concetto di Multiverso, caratteristico della Teoria delle Stringhe ma anche del pensiero filosofico di alcuni grandi iniziati dei tempi passati da Talete a Giordano Bruno passando per Platone (vedi a tal proposito il bellissimo Everything Everywhere All at Once che ha fatto incetta di nomination agli Oscar 2023).

Un interessante concetto quantistico quello del Multiverso richiamato esplicitamente nella pellicola ad esempio attraverso il paradosso del gatto di Erwin Schrödinger (premio nobel per la fisica) secondo cui in un sistema macroscopico ci si può trovare in una superposizione contemporanea di stati nello stesso momento fino a quando non viene compiuta un’osservazione. Una condizione che in qualche modo giustifica teoricamente l’esistenza di tutti i possibili scenari contemporaneamente.

Altro interessante concetto della fisica quantistica presente nella pellicola è sicuramente l’entanglement quantistico. Questo concetto fa riferimento ai come legami fra particelle non spiegabili dalla fisica classica. L’entanglement è definito da una funzione, la funzione d’onda di un sistema, che descrive le proprietà delle particelle come fossero un unico oggetto. Particelle che dopo aver interagito fisicamente fra di loro mantengono un legame e una forma di influenza reciproca anche se si trovano a distanze siderali. Un pò come il legame che mantengono persone che si sono amate, anche se infinitamente distanti.

Anche la capacità di rendersi incredibilmente minuscolo o enorme di Ant-Man richiama in un certo senso la similarità che si osserva tra alcune leggi fisiche che si osservano sia negli atomi come nel funzionamento dei moti degli astri a richiamare uno dei principi ermetici più importanti e noti della alchimia trasformativa “Come in alto così in basso, come in basso così in alto.”

Non ultimo il mondo quantico è descritto come un mondo colmo di insidie ma anche di ricchezze nel qual il tempo non scorre alla stessa maniera del mondo da noi conosciuto. Da diverso tempo a tal proposito i fisici hanno messo in discussione la comune concezione del tempo, a partire dalla Teoria della Relatività di Albert Einstein, ma non solo loro i fisici questionano la concezione lineare del tempo. E’ noto infatti che alcuni psicologi hanno descritto l’inconscio della psiche umana come un luogo atemporale, non a caso da esso possono scaturire intuizioni, precognizioni o sogni premonitori che, secondo Carl Gustav Jung, derivano appunto da quelle zone della psiche che attingono a quei luogi atemporali in cui tutto e noto perchè tutto è già successo (vedi a tal proposito Le tracce del futuro: divinazione e tempo di Marie-Luise von Franz). In questa ottica una figura come Kang il Conquistatore, assume le fattezze di un aspetto dell’ombra inconscia, la parte più densa dell’inconsio in cui sono represse le pulsioni più orribili dell’inconscio personale (o dell’inconscio collettivo) ma in cui sono anche contenuti gli strumenti di guarigione.

A impreziosire la visione anche una affascinante colonna sonora elettronica che ricorda a tratti quella indimenticabile di Tron: Legacy, curata ai tempi dai Daft Punk.

Che nessuno osi dire che i fumetti sono una perdita di tempo. Buona visione!

Ant-Man and the Wasp: Quantumania è in uscita nelle sale italiane il 15 Febbraio 2023 grazie a Walt Disney Studios Motion Pictures.

RegiaPeyton Reed ConPaul Rudd, Evangeline Lilly, Jonathan Majors, Kathryn Newton, Bill Murray, Michelle Pfeiffer, Michael Douglas  Distribuzione Walt Disney Studios Motion Pictures Paese: USA Durata: 125 minuti Anno: 2023

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