Black Panther: Wakanda Forever – Recensione del Film della Marvel

Black Panther: Wakanda Forever – Recensione del Film della Marvel

Black Panther – Wakanda Forever: arriva in sala il seguito di Black Panter del 2018. Una pellicola ad alto tasso epico che rivendica la ledership femminile come via per la difesa della multiculturalità e dell’individuazione di una strada per pace in un mondo ancora troppo condotto da leader belliggeranti.

Ritroviamo in Black Panther – Wakanda Forever la Regina Ramonda (Angela Bassett) alle prese con la morte dell’amato Re T’Challa, e la giovane Shuri (Letitia Wright) straziata dalla perdita dell’amato fratello. Nonostante i suoi numerosi talenti e le sue abilità tecniche non è infatti stata in grado di sintetizzare la potente erba a forma di cuore che avrebbe potuto salvare Black Panter.

La potente nazione di Wakanda è quindi in grave pericolo, contesa sia dai paesi storicamente colonizzatori che mirano ad impossessarsi del vibranio sia da sconosciute potenze che pretendono la sua scesa in battaglia contro gli oppressori.

Black Panther – Wakanda Forever è una avvincente pellicola dalle ambiziose velleità epiche, votata alla celebrazione delle tante anime del femminile, nelle sue declinazioni più fiere ed autorevoli. Un tripudio di regine, scienziate e guerriere che portano superbamente sul grande schermo la rappresentazione di quella metà della popolazione mondiale che notoriamente fa da sempre girare il mondo.

Affascinante anche l’introduzione della oscura nazione degli Talokiani, caratterizzati da una iconografia a metà fra i famigerati guerrieri aztechi e le misteriore divinità indù dalla pelle azzurra, capitanate dal Re Namor, interpretato dall’attore messicano Tenoch Huerta.

Tanokan è una misteriosa nazione la cui popolazione è stata costretta a lasciare la vita sulla terra ed a inabbissarsi nelle profondità del mare per sopravvivere all’arrivo colonizzatori bianchi, portatori di violenza, schiavitù ed epidemie. Una affascinante metafora dei tanti genocidi e della secolare repressione di tante culture indigene devastate dalla furia della colonizzazione di ieri e del scellerato capitalismo di oggi che non sono più disposte a subire ulteriori depredazioni.

Black Panther: Wakanda Forever oltre ad essere l’avvincente rappresentazione delle fiere popolazioni che rivendicano la loro cultura è anche una avvincente rappresentazione cinematografica della dualità dell’archetipo del guerriero, come visto nel capitolo precedente Black Panther ma anche nel recente Black Adam della DC. Da un lato la cieca violenza di chi non è disposto più a subire, costi qul che costi, è dall’altra una forma più alta di esso caratterizzata da valori etici che però da sola rischia di non essere abbastanza efficace in battaglia. Non è casuale infatti la rappresentazione dello scontro fra il potente Re dei Talokiani, dalle fattezze che richiamano il Dio Hermes, il bambino senza amore (Namor) e Black Panter che attiva le sue potezialità divine grazie alla portentosa erba a forma di cuore. Due forme di attivazione dell’archetipo del Guerriero portatori però di effetti completamente diversi, violenza cieca o la santa rabbia.

Sarà finalmente una leadeship femminile, una generazione di valorose guerriere e di talentuose scienziate a consentire il trionfo sul male e a tracciare un nuovo percorso per il glorioso regno del Wakanda? Secondo la Marvel Comics il tempo è finalmente giunto.

Black Panther: Wakanda Forever è in uscita nelle sale cinematografiche italiane il 9 novembre 2022.

Regia: Ryan Coogler Con:  Letitia WrightLupita Nyong’oDanai GuriraWinston DukeDominique ThorneFlorence KasumbaMichaela CoelTenoch HuertaMartin Freeman e Angela Bassett. Anno: 2022 Durata: 161 min  Paese: USA  Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures

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