Crimes of the Future: presentato al Festival di Cannes 2022, il regista di culto torna al body horror e alle tematiche delle origini con un ritratto cinematografico delle società presenti e future.
Saul (Viggo Mortensen) è un artista concettuale affetto da una misteriosa patologia che porta il suo corpo alla costante formazione di nuovi organi. La rimozione di tali formazioni è oggetto delle sue performance artistiche che Saul esegue in serate apposite insieme alla sua amante e collaboratrice. Caprice (Léa Seydoux, vista di recente in The French Dispatch e No Time To Die), ex chirurgo, ammaliata dal carisma di Saul lo aiuta nelle sue performances eseguendo in diretta le operazioni chirugiche oggetto delle sue piece artistiche.
Ciò che viene considerato patologico nella anatomia di Saul non è altro che l’evoluzione del genere umano, che circondato in ogni luogo da derivati plastici tenta di adattarsi, ma che la società non riesce ad accettare e criminalizza fortemente. Una madre, incapace di tollerare la diversità, uccide suo figlio che si nutre solo di plastica.
Per monitorare il misterioso fenomeno è stato istituito un apposito ufficio per eseguire un censimento pubblico dei nuovi organi per tentare di tenere sotto controllo il proliferare dei nuovi organi. Un fenomeno che risuona tanto della nostra contemporaneità nella quale la presenza di microplastiche in tanti degli alimenti che consumiamo quotidianamente ci porta ad ingerire involontariamente l’equilavente di una carta di credito a settimana.
Crimes of the Future è una pellicola all’apparenza distopica che narra però molto della contemporaneità nella quale la necessità dell’individuazione del singolo, nell’imperante e autoritario conformismo nel quale siamo immersi, si traduce in una ricerca di una estetica mostruosa, la chiurugia artistica come atto ribelle quanto erotico. Ma la pellicola è anche uno sguardo sul nostro prossimo futuro nel quale l’umanità sarà sommersa dalla plastica e le enormi disparità economiche consentirano solo a pochissimi di garantirsi le adeguate cure mediche per contrastare l’inquinamento dilagante.
A suo agio con l’uso dell’arte come mezzo per indagare l’ombra di Junghiana memoria che è il luogo dell’inaccettabile ma anche delle grandi potenzialità inespresse, Cronenberg torna a tratteggiare il suo concetto di futuro nella costante lotta fra conformismo ed espressione personale. Non a caso lo stesso regista ha firmato A dangerous method sulla relazione fra Freud e Jung e sul fallimento della stessa proprio a causa della difficoltà dei due grandi psicologi nell’integrare la loro propria ombria personale.
Crimes of the Future si pone quindi in continuità con la cinematografia del regista nel delineare tante delle tematiche care all’autore di culto, senza però aggiungere nulla di veramente innovativo costruendo forse una pellicola che sarà pienamente apprezzata solo dai nostalgici delle sua prima produzione.
Crimes of the Future è in uscita nelle sale grazie a Lucky Red dal 24 Agosto 2022.
Regia: David Cronenberg Con: Viggo Mortensen, Léa Seydoux, Kristen Stewart, Scott Speedman, Denise Capezza, Welket Bungué, Don McKellar, Lihi Kornowski, Tanaya Beatty, Yorgos Karamihos, Yorgos Pirpassopoulos, Nadia Litz Distribuzione: Lucky Red Paese: Canada, Gran Bretagna, Grecia Anno: 2022 Durata: 107 minuti