Rifkin’s Festival – Recensione dell’ultima fatica di Woody Allen

Rifkin’s Festival – Recensione dell’ultima fatica di Woody Allen

Rifkin’s Festival: su Amazon Prime Video l’ultima opera del visionario regista newyorkese. L’ennesimo atto di amore al cinema d’autore e una riflessione esistenziale sulla natura effimera della vita e delle passioni.

Rifkin, Wallace Shawn, è un ex professore di cinema d’autore che ha lasciato il suo lavoro per scrivere il romanzo della sua vita con l’aspirazione di scrivere un grande romanzo americano. Geloso della moglie, Gina Gershon, che sospetta invaghita di un giovane regista francese di successo, Louis Garrel , decide di seguirla al famoso Festival internazionale del cinema di San Sebastián. La bellezza della città basca di San Sebastián, una serie di disturbi di chiara origine psicosomatica, il risveglio dell’eros e il suo autentico amore per il cinema classico lo porteranno ad un profondo esame sul senso della sua esistenza. Un profondo esame che si intreccia con la costatazione della perdita di senso di tanta parte dell’ultima produzione cinematografica europea che sedotta dal luccichio di hollywood perde il senso della sua identita e il valore della sua grande tradizione. Rifkin’s Festival trabocca di citazioni di cinema classico colme di amore e di ironia a partire da Settimo sigillo di Bergman, con uno straordinario Christoph Waltz, passando per Fellini, Truffaut, Godard, Buñuel per ribadire la ricchezza di una eredità culturale che tesse la vita artistica di questo autore.

Pochi sono i registi che riscono a conquistare lo spettatore pur continuando a citare se stessi, Woody Allen è uno di questi. Le sue ultime opere sono una costante riflessione sulle tematiche che sono diventate la cifra stilistica della sua produzione: il senso dell’esistenza come chimera che sfugge continuamente, la potenza dell’eros come elisir di lunga vita, l’arte e la bellezza come forma di terapia alle miserie della esistenza, le relazioni umane come insondabile mistero. Anche Rifkin’s Festival rappresenta un’opera in continuità con la sua produzione incorniciata dalla inedita ambientazione basca, che come tutte le sue ultime opere celebra l’identita culturale di una grande città che ancora riesce a preservare la sua unicità nel turbinio della omologazione culturale mondiale.

Regia: Woody Allen Con:  Elena Anaya, Louis Garrel, Gina Gershon, Sergi López, Wallace Shawn, Christoph Waltz, Steve Guttenberg, Richard Kind Durata: 92 minuti Paese: USA, Spagna, Italia Distribuzione: Vision DistributionWildside

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