Challengers – Recensione del Film di Luca Guadagnino con Zendaya e Josh O’Connor

Challengers – Recensione del Film di Luca Guadagnino con Zendaya e Josh O’Connor

Challengers: reduce dalla mancata apertura al Festival del Cinema di Venezia 2023 a causa dello sciopero degli attori americani, arriva finalmente in sala dopo mesi di trepidante attesa la pellicola con Zendaya e Josh O’Connor.

Agosto 2019, Stato di New York. Il mondo intero sta per essere sconvolto e non ne è neanche lontanamente consapevole. Su di un ignaro campo di terra rossa si stanno sfidando all’ultimo sangue due tennisti, amici fin da giovanissimi, che stanno giocando la finale di un anonimo challenger a New Rochelle.

Da un lato Art Donaldson (Mike Faist) atleta di grido le cui pubblicità troneggiano dai palazzi, dall’altra Patrick Zweig (Josh O’Connor) tennista in declino in costante crisi economica e motivazionale. Sugli spalti, Tashi Duncan (Zendaya) elegantissima moglie di Art li fissa con sguardo glaciale come se da questa partita dipendesse la sua stessa vita. Tashi è infatti non solo è un’ex giovane prodigio che non gioca più da anni ma è anche la moglie e allenatrice di Art e la ex fidanzaya di Patrick, con la quale è stata in giovinezza, quando entrambi i tennisti erano migliori amici. Questa sono le prime emblematiche immagini dell’ultima attesissima opera di Guadagnino che definisce fin dal principio la stridente tensione nel trio dei protagonisti che verrà poi mantenuta per tutto il corso della tiratissima pellicola.

E’ oramai evidente che Luca Guadagnino ci tenga a scompaginare sempre le aspettative dei suoi spettatori. Dopo essere stato in grado di creare visivamente la storia d’amore giovanile per eccellenza con Chiamami con Il Tuo Nome per poi rivisitarla attraverso la coppia di outsider più bella di sempre in Bones and All ora scegli di sperimentare una nuova forma di relazione. Questa volta infatti ha scelto di proporre cinematograficamente il triangolo amoroso, descrivendo il fulmineo magnetismo che questa forma di relazione è in grado generare sui suoi protagonisti.

Una scelta che da un lato probabilmente intende omaggiare una delle pellicole più amate del suo padre cinematografico –The Dreamers per intenderci ma che esso si discosta fortemente perché se il film di Bernardo Bertolucci proponeva un interessante raffronto tra la cultura di contestazione statunitense con quella europea, Challengers è quanto di più americano ci possa essere nella sua ossessione per l’immagine, la vincita a tutti i costi e la sua visione delle relazioni umani così profondamente legata ai rapporti di potere.

In questo la sceneggiatura di Justin Kuritzkes (marito di quella Celine Song che è stata molto apprezzata per il recente Past Lives) è altamente funzionale nell’intento di restituire lo scontro continuo fra i suoi protagonisti e i ribaltamenti nelle posizioni di potere degli stessi che ha l’evidente intento di mimare le altalenanti dinamiche di una partita di Tennis. Da questo punto di vista i tre personaggi personaggi di Challengers sono scritti meravigliosamente. Cattivi, intensi, vitali, capaci di restituire l’altissima intensità di quello stato di grazia che si può vivere solo durante giovinezza quando si crede nell’illusione di essere immortali.

Le folli dinamiche fra i tre protagonisti sono così ben restituite anche grazie a un commento sonoro assolutamente azzeccato. La colonna sonora della premiata ditta di premi Oscar® Trent Reznor e Atticus Ross (che già avevano fatto un mirabile lavoro in Bones and All) è assolutamente straordinaria, capace di abbracciare ogni scena e conferire un ritmo specifico ad ogni passaggio del film. Dalle inquadrature estreme dei match all’ultima goccia di sudore ai momenti più intimi nei quali spesso il pathos è conferito, oltre che dal commento sonoro, anche dalla presenza di una natura maestosa che – come in cime tempestose – restituisce il dramma interiore dei personaggi, anche in forma a tratti caricaturale. Alcune sequenze sono infatti talmente cariche e sovrabbondanti da sembrare quasi caricaturali, quasi come se Guadagnino voglia riaffermare – come gli ha insegnato appunto il maestro Bertolucci – che un grande artista della macchina da presa è in grado fare grande cinema di qualsiasi cosa.

In ultima analisi il regista siciliano sembra fare sua la lezione che Woody Allen aveva impartito in Match Point, evidenziando come la vita sia poi in fin dei conti la somma di una serie di sliding doors e che basta in attimo per ribaltare le sorti della stessa. Non si può mai infatti dire se una esistenza possa dirsi veramente riuscita se non a fine dei giochi.

A ogni modo Guadagnino ci regala l’ennesima pellicola nella quale dimostra di essere un grande regista, di cui consigliamo fortemente la visione su grande schermo per apprezzarla pienamenti nella sua estrema tensione emotiva.

Challengers è in uscita nelle sale italiane il 24 aprile 2024 grazie a Warner Bros. Pictures.

Regia: Luca Guadagnino Sceneggiatura: Justin Kuritzkes Con: Zendaya, Josh O’Connor, Mike Faist Anno: 2024 Durata: 131 min. Paese: Stati Uniti d’America Distribuzione: Warner Bros.

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