Povere creature! – Recensione del Film Capolavoro di Yorgos Lanthimos con Emma Stone e Willem Dafoe

Povere creature! – Recensione del Film Capolavoro di Yorgos Lanthimos con Emma Stone e Willem Dafoe

Povere creature!: vincitore del leone d’oro come miglior film all’80ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e dei Golden Globe per il miglior film commedia e per la migliore attrice, arriva in sala l’ultimo capolavoro del visionario regista Yorgos Lanthimos.

Max McCandles è un appassionato studente di medicina che viene invitato dal bizzarro dottor Godwin Baxter a collaborare con lui ad un esperimento ai limiti dell’etico. Max dovrà infatti assistere il medico nella osservazione dei comportamenti di Bella. Lungi dall’essere semplicemente una giovane dai comportamenti impulsivi e scoordinati Bella è infatti il frutto dell’esperimento più ardito dell’eccentrico dottore e non ha nessuna intenzione di rimanere confinata nella prigione d’oro nella quale vuole farla vivere il suo creatore.

In questa sua ultima fortunata opera il visionario regista greco Yorgos Lanthimos adatta per il cinema l’omonimo romanzo del 1992 di Alasdair Gray attraverso una trasposizione che si appoggia ad una serie riferimenti cinematografici, artistici e mitologici assolutamente iconici utili alla relalizzazione della sua opera filosoficamente ed esteticamente più elevata.

In primis il riferimento più evidente è sicuramente quello di Frankenstein, che si rifà al mito ellenico di Prometeo, con il quale condivide l’ambizione di Godwin Baxter (Willem Dafoe) di giocare a fare Dio creando la vita a suo piacimento come se fosse semplicemente un esperimento scientifico su di una cavia da laboratorio. La splendida Bella (Emma Stone) tuttavia, imprigionata in una torre d’avorio ma assetata di vita e di conoscienza, non può non portare anche alla mente altre eroine della letteratura quale la protagonista della celeberrima novella La Bella e la Bestia di Jeanne-Marie Leprince de Beaumont, che vede le sue radici nelle famose Metamorfosi di Apuleio, viste anche le fattezze mostruose di Godwin ma anche la Raperonzolo narrata dai Fratelli Grimm. E come non pensare anche al romanzo iniziatico per eccellenza di Lewis Carroll, Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie che mille trasposizioni cinematografiche e artistiche ha ispirato.

Povere creature! è senza dubbio un’opera monumentale che trova le sue radici nella mitologia e nella favolistica utilizzando, nella sua opulenta costruzione, la sua variegata simbologia per portare contenuti ben più profondi della semplice rivendicazione di istanze femminili alla autodeterminazione come potrebbe apparire ad uno sguardo frettoloso.

Povere creature! parla infatti il linguaggio mitico e gnostico per rappresenatare l’universale esperianza dell’anima umana nella faticosa discesa alla dimensione della materialità e allo strumento dell’eros – inteso come tutto ciò che rende la vita degna di essere vissuta – come bussola per la realizzazione di stessa (proprio come narrato appunto nella novella di Amore e Psiche delle Metamorfosi di Apuleio).

Tutte le figure maschili che Bella incontra non devono essere viste superficialmente come tipologie maschili ma bensì come presenze arcontiche ostacolanti che l’anima incontra nell’avventuroso percorso di conoscenza di se stessa e della sua intima vocazione.

Attraverso tutte queste figure Bella affronta infatti tentativi di condizionamento di ogni genere, dal controllo parentale o coniguale ai condizionamenti conformisti della società, dallo sfruttamento alla violenza vera e propria, attraversando la vita come l’eroina narrata nelle favole più diffuse al mondo capace di trarre da ogni esperienza, sublime o traumatica che sia, il meglio di essa. Va detto ad onor del vero che Povere creature! a tratti si discota dalla struttora classica della mitologia gnostica, il suo creatore Godwin Baxter non è infatti la classica figura di geloso demiurgo gnostico, dispotico e perverso, ma finisce per innamorarsi della sua straordinaria creazione patendo un dolore insuperabile dalla sua lontananza (come evidenziato dallo stesso Willem Dafoe nel recente incontro che abbiamo avuto con lui).

Bella è quindi forse l’eroina più smagliante che la cinematografia recente è riuscita a produrre, una cinematografia finalmente ricca di ruoli femminili indimenticabili sulle quali il personaggio di Emma Stone primeggia senza alcun dubbio.

Uno splendente Archetipo femminile quella rappresentato da Bella che fa il verso alla carta dei tarocchi del Matto, l’Archetipo più elevato di tutti, quello animato dalla energia primordiale più pura e libera che è in grado di dialogare direttamente con l’Assoluto.

Un Archetipo quello rappresentato da Bella che non parla solo alle donne, come potrebbe apparire ad uno sguardo superficiale, ma che chiama a gran voce l’umanità intera alla ricerca e allo sviluppo della propria anima, ad intraprendere con coraggio l’eroica avventura della propria individuazione come direbbe il celebre psicanalista Carl Gustav Jung che ha regalato al mondo il disvelamento della simbologia mitica e gnostica. Alla realizzazione della propria Grande Opera, dello specifico scopo che la vita di ciascuno di noi ha in questo mondo e per cui abbiamo scelto di incarnarci.

In ultimo non si può non evidenziare che la pellicola di Lanthimos è una opera caratterizzata da una straordinaria resa estetica capace di costruire un vero e proprio paese delle meraviglie per l’indimenticabile Bella che si avventura nel mondo colma di vitale entusiasmo sperimentando le mille sfumature della materialità. Dall’erotismo al dolore fisico, dalla opulenza alle più tremende ristrettezze, dal dolore emotivo alla curiosità intellettuale in una parabola immaginifica, numinosa come direbbe sempre Jung, fatta di colori prodigiosi e vestiti barocchi.

Un percorso estetico trabboccante di riferimenti artistici che vanno dalle impossibili opere prospettiche di Escher al surrealismo metafisico ed onirico di René Magritte per una esperienza cinematografica che riempie gli occhi e promette di rimanere per sempre nell’animo di chi la guarda.

Un film assolutamente magnifico.

Povere creature! è in uscita nelle sale italiane il 25 gennario 2024 grazie a Walt Disney Studios Motion Pictures.

RegiaYorgos Lanthimos Con: Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef, Jerrod Carmichael, Christopher Abbott, Margaret Qualley, Kathryn Hunter Anno: 2023 Paese: USA Durata: 141 minuti ProduzioneElement PicturesFilm4Fruit Tree DistribuzioneWalt Disney Studios Motion Pictures

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