E noi come stronzi rimanemmo a guardare – recensione del nuovo film di Pif

E noi come stronzi rimanemmo a guardare – recensione del nuovo film di Pif

E noi come stronzi rimanemmo a guardare: in uscita su piattaforma Sky l’ultimo film diretto da Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, presentato alla Festa del Cinema di Roma 2021.

Arturo (Fabio De Luigi) pensa di avere un radioso futuro di fronte a sè, è innamorato della sua bellissima fidanzata che presto diventerà sua moglie (Valeria Solarino) ed è il manager in un’azienda. Per la ditta per la quale lavora Arturo ha elaborato un sofisticato algoritmo che è in grado di individuare i lavoratori di cui si può fare a meno. Purtroppo lo stesso algoritmo che ha elaborato lo individua come risorsa di cui l’azienda può fare a meno e nel giro di poco Arturo perde il lavoro e la sua fidanzata che non accetta di vivere con un disoccupato. L’unico impiego che Arturo riesce a trovare è quello di rider per una multinazionale che si occupa di tecnologia, la Fuuber, nella quale sperimenterà un’ampia gamma di forme di nuovo sfruttamento lavorativo caratterizzati dalla assenza di diritti e dalla reperibilità continua.

Ambientato in un futuro distopico, neanche troppo lontano dalla nostra contemporaneità, con E noi come stronzi rimanemmo a guardare Pif si imbarca in un ambizioso progetto cinematografico che mira a sposare i paradigmi della commedia all’italiana con quelli della cinematografia catastrofista tratteggiando un futuro nel quale l’uomo è schiavizzato da algoritmi tecnologici nei quali il suo comportamento è regolato da premi e punizioni, condizione già conosciuta dai Rider di tutto il mondo per i quali la vita lavorativa è priva di certezze e diritti e la mancata disponibilità si traduce in punizioni economiche. Pif tratteggia un ritratto di quelle sacche di sfruttamento ai limiti della schiavitù innestate già oggi nei paesi industrializzati, cresciute anche grazie alla colpevole assenza dei sindacati, che raccolgono per ora gli strati più vulnerabili e svantaggiati delle nostre società ma minacciano l’intero universo lavorativo. Il Rider, figura venuta prepotentemente alla ribalta durante la recente pandemia, sembra rappresentare nel film il modello precursore di quello che sarà il lavoratore del futuro, senza alcuna certezza e diritto ma soprattutto sempre disponibile. Estremamente rappresentativo a tal proposito il titolo scelto dal regista siciliano, E noi come stronzi rimanemmo a guardare, che esorta non rimanere inermi di fronte alla dittatura economica e sociale imposta dai quei colossi economici che con la loro sconfinata forza travalicano i poteri nazionali imponendo modelli economici e sociali che fanno arretrare i paesi avanzati di decenni o addirittura di secoli.

Pif vince la sua scommessa con quello che è forse il suo progetto più importante, fa ridere e molto, lasciando però lo spettatore con tanto amaro in bocca ed un senso di smarrimento profondo.

E noi come stronzi rimanemmo a guardare è in uscita in streaming su Sky dal 29 novembre 2021.

RegiaPif ConFabio De Luigi, Ilenia Pastorelli, Pif, Valeria Solarino, Maurizio Marchetti, Eamon Farren, Maurizio Lombardi, Orazio Stracuzzi, Elia Schilton, Elisabetta Coraini, Sergio Vespertino, Ettore Scarpa, Maurizio Bologna, Pier Luigi Pasino, Enzo Casertano, Maurizio Nichetti Paese: Italia Durata: 108 minuti Distribuzione: Vision Distribution, Sky Cinema Anno: 2021

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