Pompei: Eros e Mito – Recensione del documentario di Pappi Corsicato

Pompei: Eros e Mito – Recensione del documentario di Pappi Corsicato

Pompei: eros e mito. Grazie a Sky, Ballandi e Nexo Digital e alla regia del regista partenopeo Pappi Corsicato esce nelle sale italiane il documentario sul sito archeologico più famoso e affascinante del mondo.

La Nexo Digital, nel suo meraviglioso lavoro di divulgazione artistica e culturale, dopo aver portato sul grande schermo grandi personalità artistiche e storiche quali quelle di Napoleone o di Klimt e Schiele e città d’arte come Venezia, sceglie di di investire su quello che è forse il sito archeologico più famoso del mondo, Pompei, avvalendosi della narrazione di Isabella Rossellini e del contributo scientifico del Parco Archeologico di Pompei e del Museo Archeologico Nazionale di Napoli.

Se, come sostiene Igor Sibaldi, i miti sono la rappresentazione psicologica degli archetipi nel mondo antico quando ancora la psicologia per come la conosciamo oggi non era nata, nelle decorazioni spendidamente preservate delle pareti degli edifici e delle dimore di Pompei troviamo una ricchissima rappresentazione mitica che getta una luce unica su quella che è la cultura del tempo. Il regista partenopeo ha utilizzato quindi la ricchezza di queste rappresentazioni per tratteggiare una lunga carrellata di personalità e di questioni esistenziali fondamentali per l’uomo concentrandosi in particolare sulle rappresentazione femminili nelle decorazioni pompeiane che sono in grado di fornire una interessante visione di quella che è la concezione femminile del tempo. Oltre ad essere un percorso di visita archeologico in siti generalmente non fruibili dai visitatori, Pompei: eros e mito è un viaggio nelle complesse sfaccettature delle grandi personalità femminili, reali e mitiche, del tempo a partire dalle costroverse rappresentazioni del mito di Leda e il Cigno. La narrazione della relazione di Zeus con la regina Leda è infatti alquanto dibattuta, in alcuni casi il mito sembra essere rappresentato come uno stupro mentre in altre una storia di seduzione. In ogni caso mito di Leda e il Cigno è la rappresentazione di una personalità narcisistica, quella di Zeus, che non esitita ad utilizzare un travestimento come mezzo per raggiungere i suoi scopi seduttivi. Altra personalità femminile ricca di sfumature, ampiamente rappresentata nelle rovine pompeiane, è quella di Arianna presente sia nella sua veste giovanile nel mito di Teseo ma anche in maturità accanto a Bacco. Arianna nelle sue diverse vesti è la raffigurazione di una figura femminile archetipica complessa, rappresentata come l’anima che ispira l’uomo nella districarsi e nel dominare i demoni bestiali interiori (mito di Teseo) ma anche colei che ispira a vivere con pienezza la vita nel presente, nel qui e ora (Il trionfo di Bacco e Arianna). Ennesima personalità femminile ampiamente rappresentata, questa volta realmente vissuta, è quella di Poppea Sabina (seconda moglie di Nerone). Famossissima figura femminile nota per le doti seduttive e manipolatorie dalle sconfinate ambizioni.

Pappi Corsicato con Pompei: eros e mito costruisce cinematograficamente una dimostrazione della contemporaneità delle rappresentazione mitiche, anche grazie ai costumi di Prada e alle musiche originali Remo Anzovino, che hanno cristallizzano le tematiche esistenziali dell’uomo del passato come di quello contemporaneo. Una universalità dimostrata anche dai dibattiti della nostra contemporaneità così affollati dalle tematiche rappresentate nei miti del passato.

Pompei: eros e mito è un documentario affascinante adatto al pubblico manate dell’arte e della cultura, in sala per un evento speciale il 29, 30 novembre e 1 dicembre 2021.

RegiaPappi Corsicato ConIsabella Rossellini  Paese: Italia Durata: 80 minuti Anno: 2021 Distribuzione: Nexo Digital

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